Solo il titolo era bastato ad attrarmi, oltre al fatto che tanto avevo sentito parlare di lui.
Un titolo così profondo nella sua leggerezza, una lezione di consapevolezza racchiusa in due parole.
La cosa che più mi colpì fu l’essermi trovata di fronte a una persona che all’epoca avrei definito potente, per la sua energia carismatica, ma che oggi descriverei come “presente”, cioè in contatto con il suo sé e con il contesto esterno al tempo stesso. Ed era così che anch’io mi sentivo, in ascolto senza sforzo della mente, in grado di sentire le mie emozioni eppure anche di mantenere l’attenzione fissa sulle sue parole, sui suoi occhi, sul suo modo di comunicare assertivo e gentile.
Attilio è un maestro che mi ha accompagnato alla Fiducia, quell’affidarci all’essenza di noi stessi, un accogliere ciò che semplicemente siamo, senza preclusioni né giudizio, con un sorriso per la sorpresa di scoprire quanta bellezza si racchiude in una mente che diventa Amica.
“Stai con quello che senti dentro”, lascia che i pensieri scorrano, “essi sono come un tram che passa davanti alla tua fermata e tu salti su; se ti accorgi di aver preso il numero sbagliato semplicemente scendi e lo lasci andare”.
Attilio è un bambino che ride, con gli occhi luminosi e lo sguardo curioso, che vede la vita come un paesaggio di montagna: la maestosità della roccia che impone rispetto, le nuvole che arrivano minacciose e poi se ne vanno, il verde dei prati e i colori dei fiori puro potere di Amore creativo, la luce del sole che illumina Bellezza.
“Se ti sale un sorriso allora vai, quella è la direzione giusta”.
Ti dice cosi quando in preda ai pensieri negativi non sai più che direzione vuoi prendere.
E a me piace parlarne così, al presente, perché lui è sorprendentemente vivo qui, ora, e so che da qualche parte, ovunque lo porti il suo nuovo viaggio, se la ride di cuore, in Amore e Gioia di Essere che ora ci infonde.
Grazie Attilio. È sempre bello incontrarti.
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